Albergo Giardino. Sannazzaro de’ Burgondi (PV) 2003/2005
Ristrutturazione e ampliamento struttura ricettiva esistente.
(Con Arch. Martini F.)
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Turistico-
Il progetto di ristrutturazione e ampliamento dell'Albergo Giardino parte dall'analisi delle preesistenze conciliandole con l'esigenza della Committenza di rinnovare e implementare la propria offerta ricettiva. La struttura originaria era costituita principalmente da una casa di cortina a manica semplice, 2 piani fuori terra. e tetto a capanna, secondo la consuetudine degli insediamenti rurali della Lomellina. Gli architetti Andrea Zavattaro e Federica Martini affrontano così il tema del "recupero edilizio" ricercando una soluzione edilizia e formale non scontata, che proponga una dualità tra “vecchio e nuovo” e quindi un diverso modo di creare gli spazi ed articolare geometrie e volumi.
Caratteri dell'intervento
Vengono demoliti i piccoli fabbricati incoerenti per lasciare spazio ad un nuovo edificio disegnato intorno a una corte quadrata per un lato prospettante il vecchio fabbricato e per i rimanenti tre costituita dai fronti dell'ampliamento.
La nuova copertura raccoglie sotto di sé le camere per gli ospiti, la zona di servizio a p.t. ed una terrazza conviviale a p.1°.La geometria del fabbricato è definita in negativo dalla forma quadrata della corte che, ruotando su se stessa, genera i fronti esterni dei fabbricati, più movimentati nella volumetrie e nella linea di gronda, pur lasciando inalterata la quota del colmo del tetto unica per tutto il complesso. L'edificio, inserito in un contesto tradizionale, è ripensato in maniera moderna lasciando nel paesaggio un segno riconoscibile, ma non dissonante.
Materiali
Si è scelto di ridurre la palette dei materiali utilizzati:
intonaco color crema sulle pareti dell'involucro opaco, legno con finitura naturale per la struttura del tetto e orizzontamenti, manto di copertura e finiture in laterizi secondo le coloriture tradizionali, acciaio a vista color antracite per la struttura portante dei camminamenti e delle coperture addossate ai fabbricati.
Obiettivi
Il progetto ha permesso di triplicare quasi il numero delle camere e realizzare nuovi spazi conviviali (all'interno e all'esterno della struttura) a disposizione degli ospiti razionalizzandone la distribuzione ai piani e la collocazione delle aree funzionali. Per far ciò si è creato un nuovo camminamento in quota accessibile per tramite di 2 nuovi collegamenti verticali che migliorano la fruizione e la percezione della struttura, moltiplicandone i punti di vista.
Gli spazi
I volumi così realizzati delimitano una serie di spazi all'aperto “stanze” con diverse caratteristiche, usi e tipologie di fruizione.
La prima "stanza" infatti è quella pubblica che accoglie il visitatore e lo invita a raggiungere la reception posta in posizione baricentrica, la seconda "stanza" è costituita da uno spazio a forma quadrata più raccolto e intimo riservato ai soli ospiti dell'hotel, cuore della composizione. Infine vi è la terza “stanza” di servizio, che è la proiezione verso lo spazio esterno della struttura, affaccio verso la riva alberata che mette a diretto contatto ospiti e natura.
Progetto pubblicato su Ristrutturareonweb
Studio di Architettura Zavattaro Frazione Mandria 1/c -
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